Descrizione
In Italia l’istituto giuridico del Whistleblowing è stato introdotto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190 «Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione», adottata in ottemperanza a raccomandazioni e obblighi convenzionali che promanano dal contesto ONU, OCSE, Consiglio d’Europa e Unione europea. In particolare, l’art. 1, comma 51, della richiamata legge ha inserito l’art. 54-bis all’interno del d.lgs. 30 marzo 2001 n. 165 «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche». Tale norma ha previsto un regime di tutela del dipendente pubblico che segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro. Come noto la disciplina è stata poi integrata dal decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella legge 11 agosto 2014, n. 114, «Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari», che ha modificato l’art. 54-bis introducendo anche l’ANAC quale soggetto destinatario delle segnalazioni di whistleblowing e successivamente un’ulteriore riforma dell’istituto si deve alla legge 30 novembre 2017 n. 179, «Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato», entrata in vigore il 29 dicembre 2017.
Con l’emanazione del D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, che ha ridisciplinato la materia, è stata data attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali. La nuova disciplina è orientata, da un lato, a garantire la manifestazione della libertà di espressione e di informazione, che comprende il diritto di ricevere o di comunicare informazioni nonché la libertà e il pluralismo dei media. Dall’altro, è strumento per contrastare (e prevenire) la corruzione, la cattiva amministrazione e la prevenzione di violazioni di legge nel settore.
Con la delibera n. 478 del 26 novembre 2025 l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha approvato, in via definitiva, le “Linee guida in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione”, che integrano e completano le disposizioni contenute nella delibera ANAC n. 311/2023, al fine di armonizzare le pratiche operative, garantendo una maggiore coerenza interpretativa tra i vari strumenti e istituti disciplinati dal decreto legislativo n. 24/2023 e fornendo un sopporto operativo agli enti per rendere più efficace il sistema di tutele del whistleblower.
In attuazione a quanto previsto nella Sezione 2- Sottosezione 2.3 – Rischi corruttivi e trasparenza del PIAO 2025/2027, approvato in via definitiva con deliberazione di G.C. n. 152 del 10/09/2025, Paragrafo 5.20 “Tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito (whistleblower)”, il Comune di Termini Imerese ha attivato gratuitamente sul proprio sito istituzionale la nuova piattaforma dedicata al whistleblowing, in conformità a quanto stabilito dal Decreto Lgs. n. 24/2023.
La piattaforma è a disposizione di dipendenti, collaboratori, fornitori e di tutti coloro che intrattengono rapporti con il Comune e che intendano segnalare in modo sicuro eventuali comportamenti, atti od omissioni che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione, di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo.
Si tratta di un passo significativo per rafforzare la trasparenza dell’azione amministrativa e promuovere comportamenti corretti all’interno dell’Ente, digitalizzando il processo di segnalazione.
L’iniziativa rientra nel progetto nazionale WhistleblowingIT (noto come “Whistleblowing-PA”), promosso da Transparency International Italia e da Whistleblowing Solutions Impresa Sociale, che garantisce l’utilizzo di un sistema affidabile e pienamente conforme alla normativa vigente.
La piattaforma permette di inviare segnalazioni in forma totalmente anonima e protetta, tutelando l’identità del segnalante. Il sistema, attivato grazie al Responsabile del Servizio Sistemi Informativi-CED, Dott. Giuseppe Muratore, permette inoltre di comunicare in maniera riservata con il Responsabile della gestione delle segnalazioni, ossia il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza che per il Comune di Termini Imerese coincide con il Segretario Generale, Dott.ssa Chiara Piraino.
Per consultare le procedure interne e inviare una segnalazione in modo sicuro, è possibile accedere al seguente link:
https://comunediterminiimerese.whistleblowing.it/
presente all’interno dell’home page del sito istituzionale alla voce “Whistleblowing”
Per approfondire il progetto nazionale WhistleblowingIT:
www.whistleblowing.it
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2025, 13:32